Mia, lanciata in acqua con una pietra al collo si libera e sopravvive. Il ministro Costa parte civile al processo

Giro di vite su chi maltratta gli animali
Mia era stata gettata in mare con una grossa pietra al collo. Ma è riuscita a liberarsi e a salvarsi. É successo al Lido Valderice, nel trapanese. Lo racconta...

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Mia era stata gettata in mare con una grossa pietra al collo. Ma è riuscita a liberarsi e a salvarsi. É successo al Lido Valderice, nel trapanese. Lo racconta il quotidiano La Sicilia. Il cane è riuscito a liberarsi dal collare e a raggiungere riva, dove è stato subito soccorso dai bagnanti che, assistendo alla scena, avevano già allertato le forze dell’ordine.


Grazie al microchip, si è scoperto che il cane è una femmina e si chiama Mia. Il proprietario, subito identificato dagli agenti della Polizia Municipale, è stato denunciato per il reato di maltrattamento di animali ed il cane sottoposto a sequestro penale.

Anche il ministro dell'Ambiente Sergio Costa è rimasto impressionato dalla storia di Mia e annuncia che si costituirà parte civile nell'eventuale processo contro il padrone della cagnolina. Inoltre il ministro promette un inasprimento delle pene per chi maltratta gli animali.

Questo il messaggio pubblicato dal ministro sulla sua bacheca Facebook:
«È stata coraggiosa e forte la cagnolina "Mia"!», scrive Costa. «E sono stati eccezionali i bagnanti che l'hanno soccorsa, allertato le forze dell'ordine e concorso a denunciare il padrone. Gli animali sono i nostri compagni di vita, i nostri fedeli amici: il loro maltrattamento è un delitto atroce e mi muoverò affinchè le pene siano inasprite. Noi, come ministero, ci costituiremo senz'altro parte civile nell'eventuale processo. Ringrazio di cuore quei cittadini che si sono attivati. Continuate a farlo! Continuate a denunciare i maltrattamenti e gli abbandoni. Noi, saremo al vostro fianco e faremo la nostra parte. Ad maiora semper». Un ministro amico degli animali, dunque. 

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Il Messaggero