Arisa pubblica su Facebook un selfie seduta sul wc: valanga di commenti in Rete

Arisa pubblica su Facebook un selfie seduta sul wc: valanga di commenti in Rete
Se volete sapere come scatenare una pioggia di commenti sui social in poche ore, chiedete pure ad Arisa. Qualche ora fa la cantante ha condiviso sul suo profilo Facebook un selfie...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Se volete sapere come scatenare una pioggia di commenti sui social in poche ore, chiedete pure ad Arisa. Qualche ora fa la cantante ha condiviso sul suo profilo Facebook un selfie "estremo" scattato direttamente sulla tazza del water, in cui appare seduta, con i jeans abbassati.




Per accompagnare lo scatto, Arisa ha scritto: «Buongiorno. Stamattina spenta, ieri esagerato, a letto troppo tardi.. Oggi ripresa lenta.. Lenta.. Lennnnnnnn..ta. Ricordatemi così!». In pochi minuti la cantante di "Sincerità" ha diviso il web, scatenando i commenti velenosi degli "haters" che l'hanno massacrata: «L'effetto che fa la sua musica anche su se stessa», scrive un utente, forse il più garbato.



Neanche i suoi fan hanno resistito all'ondata di polemiche, commentando però lo scatto con affettuosa ironia: «Buona cacca Arì. Con questo selfie ti voglio più bene», «Sposami» e «Brava Arisa.....foto-igienica». Qualche ora dopo, Arisa ha poi pubblicato un secondo scatto in cui cammina per strada, con l'aria perplessa, accompagnato dalla didascalia: «Secondo me per il fine settimana arriviamo a 300.000!», una profezia facilmente verificabile.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero