«La notte di San Lorenzo», Luchè e Geeno campionano «Je sto vicino a te»

«La notte di San Lorenzo», Luchè e Geeno campionano «Je sto vicino a te»
Esistono mostri sacri che appaiono intoccabili anche agli artisti. Ma poi capita che si creino alchimie spontanee e allora tutto diventa legittimo, perché campionare un...

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Esistono mostri sacri che appaiono intoccabili anche agli artisti. Ma poi capita che si creino alchimie spontanee e allora tutto diventa legittimo, perché campionare un brano vuol dire trasmettere l’eredità dei grandi alle giovani generazioni, nel linguaggio che loro conoscono e amano. È fuori su tutte le piattaforme «La notte di San Lorenzo» di Luché prod Geeno, brano realizzato campionando «Je sto vicino a te» dell’immenso Pino Daniele. «Questo brano per me significa tanto. Sono cresciuto ascoltando mio padre che suonava i brani di Pino Daniele – racconta Geeno –. Erano così le mie domeniche mattina a casa. Luché aveva da sempre il desiderio di campionare una canzone di Pino e anche io, ma non avrei mai immaginato di campionare «Je sto vicino a te», nella lista degli intoccabili per me. Poi è bastato suonare il brano in studio per entrare in un trip straordinario e dopo pochi secondi mi sono ritrovato a creare un loop di drums sotto gli accordi. Appena ho iniziato a suonarci sopra un synth, Luchè già aveva deciso la melodia del ritornello».

Geeno è il nome d’arte di Guido Parisi, napoletano, classe 1987, producer hip hop, urban e musicista che suona chitarra e batteria. La seconda è un amore ereditato da papà Eduardo, che gli ha trasmesso le influenze musicali, che lui ha assorbito e di cui, a un ascolto attento, si trovano traccia nelle sue produzioni. È cresciuto ascoltando Jimi Hendrix, Chuck Mangione, Barry White, Pino Daniele, Showmen, James Senese. Ha in curriculum collaborazioni importanti Geeno, che inizia a costruire la sua strada nel mondo della musica nel 2005 con i «Co’Sang» e poi entra in studio con Marracash, Gue Pequeno, Fred de Palma, Clementino, Luchè, CoCo, Mecna, J Lord, Lele Blade, Vale Lambo e il giovanissimo Plug.

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Il Messaggero