Raddoppio dei tempi di attesa ai cancelli d’ingresso, lunghe code agli info point messi a disposizione del pubblico, numerose persone costrette a tornare a casa...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nel corso di una conferenza stampa presso il Senato della Repubblica, alla quale hanno partecipato il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera, l’AD TicketOne Stefano Lionetti, il senatore Roberto Rampi e il ricercatore dell’Istituto SWG Rado Fonda, sono state illustrate tutte le contraddizioni di una nuova normativa, che, lontano dal risolvere il problema del Secondary Ticketing, continua a vedere anzi il proliferare di tale fenomeno.
«Tra le cause principali del fenomeno del Secondary Ticketing – dichiara il Presidente di Assomusica Vincenzo Spera - figura il fatto che in Italia, fino a qualche anno fa, non esisteva una legge che lo vietasse e che chiedesse l’oscuramento dei siti responsabili di tale fenomeno. Anche grazie all’attività di Assomusica è stato possibile realizzare una legge del genere (legge n. 232 dell’11 dicembre 2016), che tuttavia non è stata mai applicata. Da luglio è entrata in vigore una nuova normativa, che ha portato invece numerosi problemi non solo per le associazioni di categoria, ma soprattutto per il pubblico, italiano e straniero. Sono state svolte delle analisi che dimostrano chiaramente come l’attuale norma non funzioni, soprattutto in vista del fatto che non vengono applicate le sanzioni previste nei confronti dei veri responsabili del fenomeno del bagarinaggio online».
Secondo infatti le ricerche realizzate da SWG relativa a 8 diversi eventi programmati tra l’ottobre 2019 e il luglio 2020, è stata registrata un’ampia disponibilità di biglietti su piattaforme di Secondary Ticketing, con prezzi fino a 11 volte superiori a quello nominale. L’indagine ha preso in considerazione 3 piattaforme (Ticketcity, StubHub e Viagogo), spesso ai primi posti dei motori di ricerca.
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero