Come il vaso di Pandora, a volte aprire i social può diventare un’arma a doppio taglio. La ricerca di informazioni attraverso i canali “alternativi”...
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VIDEO Zingaretti annuncia: «Sono positivo al coronavirus»
In pochi minuti un altro virus si è propagato tra i messaggi di sostegno per il segretario del Partito Democratico. Quello dell’odio social accompagnato da un’immagine: quella di Zingaretti e di alcuni ragazzi in una foto scatta il 27 febbraio scorso a Milano. «Parola d’ordine: normalità» si legge nel post di 10 giorni fa pubblicato da Zingaretti. Che scrive, mostrando un brindisi con alcuni ragazzi, parole di solidarietà per Milano: «Un aperitivo a Milano, ho accolto l’appello lanciato dal sindaco Sala e dal Pd Milano. Non perdiamo le nostre abitudini, non possiamo fermare Milano e l’Italia. La nostra economia è più forte della paura: usciamo a bere un apertitivo, un caffè o per mangiare una pizza. Coraggio, reagiamo e uniti ce la faremo!».
Difficile selezionare i commenti “pubblicabili” contro quella iniziativa che (va sottolineato: avvenuta 10 giorni fa) ora si ripresenta come un boomerang. Eccone uno: «Dopo avere genialmente organizzato baci e abbracci con spritz e tramezzini tra i ragazzi a #Milanononsiferma #Zingaretti è risultato positivo al #Coronavirus Complimenti anche agli incoscienti come lui che con questa assurda iniziativa del #PD hanno generato ulteriori infetti». E ancora: «Però, bravo Zingaretti, è venuto fino a Milano, dal selfie si evince che è venuto a lavorare tanto,e dal viso si nota anche la preoccupazione ,ma che bravo,queste sarebbero le vostre abitudini? E a tutti gli altri che non possono permettersi queste abitudini ,almeno pensateci».
Infine: «Ti auguro una pronta guarigione Zingaretti. Però, quanta inconsapevolezza e quanta sciaguratezza in questo post! Normalità si, ma non quando va contro le disposizioni di esperti e del governo! Buona guarigione, ora l'importante è questo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero