Federcuochi Lazio protesta sulle chiusure: mai invitati a un tavolo

Chiusure alle 18:00 fino a marzo: Federcuochi Lazio non ci sta. «Un annuncio totalmente irresponsabile», così il presidente dell'Associazione,...

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Chiusure alle 18:00 fino a marzo: Federcuochi Lazio non ci sta. «Un annuncio totalmente irresponsabile», così il presidente dell'Associazione, Alessandro Circiello. Che poi ha rincarato: "Ci hanno imposto la chiusura serale, che nel bilancio della ristorazione costituisce quasi l'80% degli incassi totali, ci hanno chiuso a Natale, Santo Stefano e Capodanno, occasioni notoriamente proficue per il nostro settore, ora ci dicono che questo disastro continuerà per altri 3 mesi. Tutto questo senza mai averci invitato ad un Tavolo nel quale individuare le migliori soluzioni per scongiurare, nel pieno rispetto delle norme anti Covid, il tracollo del comparto.

 

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Poi il presidente di Federcuochi Lazio si è soffermato sulle gravi perdite che il settore registra ogni giorno a causa della pandemia da coronavirus, mettendo a rischio le imprese del settore: «Perdiamo ogni giorno milioni di euro, posti di lavoro e speranze di ripartire, la gente si toglie la vita a causa dei debiti accumulati per colpa del Covid e che i tanto sbandierati Ristori non saranno mai in grado di ripagare. Nel nostro futuro professionale si prospetta ancora un lungo periodo di lacrime e sangue. Per dirla con una famosa canzone invece che aiuti e speranza ci offrono solo un'altra 'Maledetta Primavera'».

 

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Il Messaggero