Bottiglia di birra riaffiora da una nave inabissata 130 anni fa, azienda tenta di riprodurla

Fare una nuova varietà di birra grazie a una bottiglia rimasta sepolta negli abissi dell’Atlantico per più di un secolo. Lo “scrigno” nel quale...

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Fare una nuova varietà di birra grazie a una bottiglia rimasta sepolta negli abissi dell’Atlantico per più di un secolo. Lo “scrigno” nel quale è stata nascosta è quella di una nave da record affondata oltre 130 anni fa. Questa è la sfida che sta vedendo un birrificio statunitense (la Serious Brewing Company) cercare di recuperare il lievito per realizzare una birra d’altri tempi. La bottiglia era finita nelle mani degli studenti di biotecnologia della State University di New York a Cobleskill. Oggi è oggetto di uno studio da parte dell’impresa per riprendere una parte della ricetta dell’epoca.


A riportare la notizia è il quotidiano svizzero Le Matin.

Una nave da record

Il relitto da cui è stata presa la bottiglia è quello della Ss Oregon, nave partita da Liverpool per New York con 852 persone a bordo. Il 14 marzo 1886 entrò in collisione con una goletta a largo delle coste di New York, senza però fare alcuna vittima.

Nel 1884 la Ss Oregon diventò il transatlantico di linea più veloce del mondo e arrivò a vincere il Nastro azzurro, un riconoscimento dato fino a metà degli anni Cinquanta alle navi che solcavano l’Atlantico segnando il record di velocità media durante il servizio e senza fare scali.

Oggi la nave si trova a circa 40 metri di profondità a 35 km a sudest di Fire Island. I ponti e lo scafo sono stati abbattuti, ma ancora macchine e caldaie sono in ottime condizioni. Il relitto è oggi meta di visite subacquee. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero