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Da fine giugno partono le prime assunzioni. Per contrastare il precariato e l’assenza di docenti in cattedra il ministero dell’Istruzione e del Merito sta mettendo in campo un piano di immissioni in ruolo del personale docente che porterà in classe circa 80mila insegnanti nei prossimi due anni. La prima tranche arriverà a settembre, perché l’obiettivo è far partire l’anno scolastico 2023-2024 con i docenti al loro posto. Un’impresa decisamente impegnativa visto che ogni anno le scuole avviano le lezioni tra mille difficoltà proprio per reperire il personale da portare in aula e le lezioni restano senza docente per mesi, assistendo a un via vai di supplenti che prosegue poi per tutto il primo quadrimestre.
Per questo il ministero prova a giocare d’anticipo, partendo non appena sarà formalizzato il contingente: una volta terminate le operazioni della mobilità con i trasferimenti in corso, e quindi con la conta dei posti che restano effettivamente liberi, si procederà con le convocazioni che potrebbero iniziare già a fine giugno per proseguire fino a metà luglio. Il ministero di viale Trastevere ha predisposto la richiesta al ministero dell’Economia e delle Finanze per l’autorizzazione ad assumere sia dalle graduatorie di merito, vale a dire quelle stilate con i concorsi espletati negli anni precedenti, sia dalle graduatorie ad esaurimento. Per quanto riguarda il sostegno si procederà con le graduatorie provinciali di supplenza di prima fascia. In questo modo si andrà quindi ad assumere i supplenti in attesa da anni dell’immissione in ruolo.
IL CONCORSO
Non solo.
LA PROCEDURA
Il piano c’è quindi, non resta che metterlo in atto per arrivare a settembre senza farsi trovare impreparati. Anche perché negli anni passati non è stato così semplice. Quest’anno però il ministero dell’Istruzione punta anche su una procedura più snella. La semplificazione amministrativa potrà infatti accelerare il meccanismo di attribuzione degli incarichi a tempo indeterminato. La procedura informatizzata permette ai docenti in graduatoria di esprimere le preferenze in base ai posti disponibili e ora il sistema può tenere conto di un maggior numero di dati a disposizione degli uffici amministrativi. Ogni ufficio scolastico regionale avrà infatti una visione completa dei docenti già nominati e potrà inoltre prendere atto e rispondere più velocemente agli eventuali reclami dei singoli candidati, riducendo così i tempi necessari per ricomporre il quadro e convocare in base al corretto scorrimento ella graduatoria. Inoltre i candidati potranno utilizzare il sistema online anche per comunicare un’eventuale rinuncia alla proposta di nomina. In questo modo si velocizza la conta dei posti ancora vacanti e si semplifica l’iter per tutta la macchina amministrativa. Se entro luglio verrà portata a termine la fase delle immissioni in ruolo, si avvierà subito anche la procedura per le supplenze annuali, vale a dire quelle al 31 agosto o al 30 giugno 2024.
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