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Nessun accordo e decisione che slitta. La riunione tra i rappresentanti del ministero e i sindacati sulla mobilità docenti 2023. Secondo quanto riporta Orizzonte Scuola non si registrano novità sui vincoli. Per il ministero dell'Istruzione e del Merito si applicano a tutti gli assunti nel 2022-23.
Mobilità docenti 2023, i sindacati
Il presidente di Anief, Marcello Pacifico, riporta Orizzonte Scuola, al termine dell’incontro si dice deluso per quanto emerso: «L’amministrazione non arretra sulla questione, ma tutti i sindacati sono concordi nella richiesta di un incontro politico con i rappresentanti del Ministero dell’Istruzione e del Merito. La riforma sul PNRR riguarda il futuro della scuola e il personale non può essere bloccato da norme assurde, con nessuna incidenza diretta sulla continuità didattica. Addirittura, la verità è che questa posizione di fermezza gratuita, in presenza di posti liberi va a penalizzare il servizio, oltre che a mortificare il diritto al ricongiungimento alla famiglia. A questo punto è bene che chi guida il ministero dell’Istruzione si renda conto a cosa sta andando incontro».
Secondo Anief la prima conseguenza è che «il ministero dell'Istruzione ha comunicato ai sindacati la volontà di stipulare un contratto che regola gli spostamenti di sede del personale senza alcuna deroga ai vincoli: per Anief si tratta di una decisione sbagliata, perché si sta ledendo il diritto al ricongiungimento con la famiglia e c'è ancora da comprendere cosa ne pensa l'Unione europea».
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Il Messaggero