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Una proroga di una settimana per svolgere gli esami di riparazione nei primi giorni di settembre: la norma ministeriale, che prevede di effettuare tutte le verifiche entro il 31 agosto, consente comunque di arrivare fino all’8 settembre prossimo. La data per gli esami non è una questione di poco conto, visto che interessa circa 400mila studenti e le relative famiglie, condizionandone le vacanze e le giornate da dedicare allo studio e alle ripetizioni. In Italia, infatti, ogni anno termina l’anno scolastico con almeno un debito circa uno studente delle superiori su 5. Negli ultimi anni la percentuale di ragazzi con il giudizio sospeso ammontava a poco meno del 20% dei 2 milioni di alunni, che frequentano i primi 4 anni delle superiori. Circa 400mila ragazzi, quindi, hanno almeno una materia in cui recuperare la sufficienza e devono farlo entro l’inizio dell’anno seguente. Quest’anno il ministero dell’istruzione e del merito ha invitato le scuole a svolgere gli esami di riparazione entro la fine del mese di agosto, visto che entro il 31 agosto gli istituti devono inviare gli esiti delle prove attraverso la piattaforma online. Così come previsto dalla norma originaria.
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LA NOTA
Ma con una nota del ministro Valditara si ribadisce, anche per quest’anno, la possibilità di far slittare i tempi nella prima settimana di settembre, lasciando alle scuole la possibilità di rispettare le date già fissate. Il decreto con cui sono stati istituiti gli esami per recuperare i debiti risale al 2007 quando l’allora ministro Fioroni, fissando la data per gli esami entro il 31 agosto, concedeva la possibilità di svolgerli comunque entro e non oltre l’inizio delle lezioni dell’anno successivo.
LE CRITICITÀ
Per sostenere le scuole dove ci sono maggiori criticità, legate al rendimento degli studenti, sono state messe in campo le risorse per interventi mirati in 500 scuole. Il ministro Valditara ha firmato un nuovo decreto per assegnare le risorse residue del Fondo europeo a 500 istituti superiori per oltre 390mila studenti: si tratta di 95 milioni di euro destinati alla realizzazione di reti locali, cablate o wireless, per l’acquisto di schermi digitali o strumenti per la trasformazione digitale nella didattica o di attrezzature laboratoriali green. Per individuare le scuole, si farà riferimento agli studenti in condizioni di fragilità sulla base del Rapporto Invalsi 2023. Il provvedimento inoltre destina il 56% dei fondi alle regioni in cui il fenomeno risulta più accentuato in linea con quanto previsto dall’Agenda del Sud del ministro Valditara.
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