È uno dei più grandi complessi vulcanici sottomarini italiani che si è sviluppato nel periodo compreso tra 780.000 e 20.000 anni fa e oggi non più...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Campi Flegrei, il supervulcano testa il nuovo metodo che prevede le eruzioni
Campi Flegrei, 29.000 anni fa l'eruzione del supervulcano ricoprì di cenere il Mediterraneo
Il risultato si deve ai ricercatori dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv). Rispetto al complesso di 15 vulcani sottomarini scoperto sempre dall'Ingv insieme ad altri enti nel 2017 tra la costa sud di Salerno e quella calabra, «si tratta della stessa catena a livello geologico, ma di vulcani nuovi, con caratteristiche diverse. È infatti più vicino alla costa, ha un'estensione maggiore e diversi vulcani hanno forme arrotondate», spiega Riccardo De Ritis, primo autore dell'articolo. Ciò vuol dire che i vulcani «erano a livello del mare e sono stati erosi nel corso delle glaciazioni». «Il complesso vulcanico individuato nel Mar Tirreno - prosegue De Ritis - è stato suddiviso in due porzioni. Una parte occidentale, più distante dalla costa, i cui edifici vulcanici presentano un aspetto più accidentato e deformato da strutture tettoniche». La parte orientale, più vicina alla costa, ha invece edifici vulcanici arrotondati dalla sommità pianeggiante. «La nostra ricerca - conclude l'autore - getta nuova luce sull'esistenza di importanti complessi vulcanici sul fondale marino, a distanze dalla costa decisamente inferiori a quanto non si conoscesse in precedenza». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero