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Le nubi di polvere del Sahara provevienti dal nordest dell'Algeria e arrivate sull'Europa meridionale centrale tra il 5 e il 7 di febbraio «hanno portato valori elevati di concentrazioni di Pm10», e nelle regioni colpite è stato registrato «un significativo calo della qualità dell'aria», è scritto nella ricerca del Copernicus Atmosphere Monitoring Service (CAMS), il servizio del Centro Ue per le previsioni meteorologiche.
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L'impatto delle nuvole di polvere sahariane sulle città colpite, come, ad esempio Roma o Napoli, ha provocato un temporaneo cambio di colore dei cieli, che sono diventati rossi, e grandi depositi in superficie di polvere, si è mostrata soprattutto nelle aree coperte di neve sui Pirenei e sulle Alpi». Mark Parrington, Senior Scientist presso Copernicus Atmosphere Monitoring Service, commenta: «Il maggior volume di polvere si è concentrato nel sud della Francia il 6 febbraio».
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