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La Nasa ridimensione il programma Mars Sample Return, destinato a portare sulla Terra campioni del suolo di Marte. Dagli 11 miliardi previsti, i costi sono infatti ridotti a 5-7 miliardi di dollari, ha detto oggi in una conferenza stampa online l'amministratore capo della Nasa Bill Nelson.
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Taglio dei fondi e riduzione della durata del programma: i motivi
L'agenzia spaziale americana ha risposto così alle osservazioni del Comitato di revisione indipendente che nel settembre scorso aveva giudicato il programma «irrealistico» sia per i fondi economici che per i tempi di realizzazione indicati inizialmente nel 2040.
«Un budget di 11 miliardi di dollari è troppo costoso e la data di rientro del 2040 è troppo lontana», ha detto l'amministratore capo della Nasa riferendosi alle osservazioni del Comitato indipendente.
La decisione è perciò di non rinunciare alla missione, che «resta un importante obiettivo nazionale», ma di organizzarla con un budget inferiore. Per questo la Nasa ha chiesto ai suoi ricercatori e ai tecnici di rivedere il programma: si baserà su tecnologie diverse da quelle previste in precedenza. L'agenzia spaziale americana intende trovare soluzioni per portare entro il 2020 i campioni del suolo di Marte sulla Terra.
«Missione rivoluzionaria»
«Atterrare e raccogliere i campioni in modo sicuro, lanciare un razzo con i campioni da un altro pianeta, cosa che non è mai stata fatta prima, e trasportare in modo sicuro i campioni a più di 33 milioni di chilometri sulla Terra non è un compito da poco. Dobbiamo guardare fuori dagli schemi - ha aggiunto Nelson - per trovare una strada che sia accessibile e che restituisca i campioni in tempi ragionevoli".
Anche Nicky Fox, responsabile del direttorato delle missioni scientifiche della Nasa, ha ribadito che «portare sulla Terra campioni scientificamente rilevanti da Marte è una priorità fondamentale» e ha osservato che «i nostri prossimi passi ci permetteranno di portare avanti questa missione rivoluzionaria».
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