Una gigantesca cavità, grande quanto due terzi della penisola di Manhattan e alta quasi 300 metri, si sta aprendo al di sotto del ghiacciaio Thwaites nell'Antartide...
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Ambiente, per l'Italia arriva il primo laboratorio sottomarino in Antartide
Lo rivela un articolo pubblicato sulla rivista americana «Science» e «fondamentale in questa scoperta è stato l'apporto delle immagini dei satelliti radar italiani Cosmo-SkyMed» sottolinea l'Agenzia Spaziale Italiana. La cavità, che starebbe minacciando l'ecosistema, si è generata a causa dello scioglimento del ghiacciaio più importante nell'Antartide dell'ovest che solo negli ultimi tre anni è stato pari a circa 14 miliardi di tonnellate di ghiaccio. «Grazie al contributo fondamentale dei satelliti radar in orbita come quelli della costellazione Cosmo-SkyMed dell'Agenzia Spaziale Italiana e di quelli tedeschi, si è potuto finalmente vedere i dettagli dello scioglimento» indica l'Asi.
Questi dati, spiega l'Asi, «ad altissima risoluzione vengono elaborati con la tecnica dell'interferometria radar per rivelare come la superficie del terreno sottostante si sia modificata».
Lo studio pubblicato da «Science» vede come primo autore l'italiano Pietro Milillo del JPL e come coautrice l'Italiana Paola Rizzoli della Dlr (Agenzia Spaziale Tedesca) di Monaco, con il titolo Ritirata eterogenea e scioglimento del Ghiacciaio Thwaites, nell'Antartide occidentale. Thwaites, spiegano i ricercatori, «è uno dei luoghi più difficili da raggiungere sulla Terra, ma sta per diventare più conosciuto che mai». «La dimensione di una cavità sotto un ghiacciaio svolge un ruolo importante nei processi di assottigliamento di un ghiacciaio - ha ricordato Pietro Milillo - più calore e acqua si infiltrano sotto il ghiacciaio, più questo si scioglie velocemente».
«Sul lato orientale del ghiacciaio, la ritirata della massa a terra procede attraverso piccoli canali, con larghezze dell'ordine di un chilometro, come le dita che arrivano sotto il ghiacciaio per fonderlo dal basso» aggiunge. Lo scienziato italiano evidenzia che «in quella regione, il tasso di arretramento della Grounding line -linea di confine tra ghiaccio ancorato e ghiaccio galleggiante- è raddoppiato da circa 0,6 chilometri all'anno dal 1992 al 2011 a 1,2 chilometri ogni anno dal 2011 al 2017. L'utilizzo dei dati dei satelliti italiani è avvenuto proprio per identificare la Grounding line».
L'Asi ricorda infine che l'intero ghiacciaio Thwaites, che ha le dimensioni della Florida, è attualmente responsabile di circa il 4% del livello del mare su scala mondiale. Contiene abbastanza ghiaccio per innalzare gli oceani dell'intero globo terrestre di oltre 65 centimetri e i backstop vicini ai ghiacciai che aumenterebbero il livello del mare, se tutto il ghiaccio fosse perduto, di altri 2,4 metri. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero