Lo spionaggio ai giornalisti Usa

C'è un precedente, che Longo ha definito come l'«epiisodio più grave», che giustificherebbe i timori occidentali su Tik Tok, in particolare quelli degli Stati Uniti.

Pochi giorni prima dello scorso Natale, Bytedance ha ammesso che si era verificata una fuga di dati sensibili raccolti dagli account di alcuni giornalisti americani che avevano sollevato alcune critiche sull'utilizzo dell'app. I dati erano stati quindi raccolti da quattro dipendenti dell'azienda cinese, nell’intento di rintracciare le loro fonti, come ha poi rivelato un'inchiesta del New York Times.

Nel tentativo di far pace con Washington Bytedance ha preso immediatamente le distanze da qualsiasi accusa di spionaggio per conto del governo cinese, licenziando in tronco i dipendenti responsabili della violazione. Il provvedimento ha evitato un possibile incidente diplomatico con Pechino, ma ha aggravato i timori dell'Occidente sulla piattaforma, mai così forti come nelle ultime settimane.