Stupro Catania, un video-ricatto prima della violenza. «Nel gruppo erano in 13»

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L’orrore «Dai, dammi un bacio, non...

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L’orrore

«Dai, dammi un bacio, non avere paura», sono state le prime parole pronunciate da uno degli indagati che ha spinto la tredicenne in bagno e «ha chiuso la porta con il gancio». A violentarla sarebbero stati un minorenne e un indagato che ha da poco compito 18 anni. Per loro e per un altro minorenne, che teneva la ragazzina ferma durante lo stupro, il gip ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere su richiesta della procuratrice Carla Santocono. I tre indagati hanno respinto le accuse nel corso dell’interrogatorio di garanzia. La posizione del neo diciottenne sarà trasmessa alla Procura distrettuale che indaga su altri quattro maggiorenni (il fascicolo è coordinato dal procuratore aggiunto Sebastiano Ardita e dal sostituto Anna Trinchillo). Tra questi c’è l’egiziano che ha collaborato con i carabinieri per identificare i componenti del branco. «Il mio assistito ha confermato quanto aveva detto prima, quindi è stato un interrogatorio lampo, ha spiegato che la sua presenza sul posto è stata del tutto casuale, era lì perché aveva sentito gridare», ha detto l’avvocato Salvatore Ganci: «Il ragazzo si è reso conto della gravità dei fatti da subito e ha parlato con gli operatori della comunità e con i carabinieri».

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