Sinner-Djokovic, il pronostico: l'italiano per vincere non deve sbagliare 4 mosse (l'ultima è più importante)

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Sinner deve sfruttare la paura da "Grande Slam" del suo avversario

Novak Djokovic è un giocatore oggettivamente meno spettacolare e meno completo (considerando anche il gioco di rete) di Roger Federer. Eppure ha vinto di più e la sua carriera è ancora in corso. Perché? La risposta è semplice: il tennista serbo ha doti mentali fuori dall'ordinario, capacità di concentrazione viste raramente nella storia dello sport. Oggi Nole, che non può più essere raggiunto da Federer (ritirato) o Nadal (quasi) nel numero di Slam vinti, gioca contro la storia. Ha un fantasma, però, che si chiama Rod Laver, l'ultimo tennista capace di vincere il Grande Slam. Era il 1969 e il grande australiano bissò il percorso di sette anni prima conquistando Roland Garros, Wimbledon, Us Open e Australian Open nello stesso anno. Djokovic ha già archiviato i primi due Slam del 2023, ora deve completare l'opera. Un percorso già vissuto. Nel 2021 il trionfo era a portata di mano e Nole arrivò alla finale degli Open statunitensi da grandissimo favorito contro Daniil Medvedev. Finì nel modo più incredibile con il russo che demolì l'avversario addirittura con un triplice 6-4. Novak confessò allora la difficoltà di gestire l'enorme pressione. Una situazione analoga a quella di Londra. Novak, pur sembrando ultraterreno, non lo è. Ha pregi (tantissimi) e difetti (pochissimi). Sinner - è questa la chiave che può portare alla vittoria - dovrà metterlo subito sotto pressione con una partita senza incrinature, dimostrando la sua forza mentale. E far riaffiorare il fantasma di "Magic Rod" nella testa del suo avversario.

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