Sparatoria a Corviale, un morto e un ferito: agguato in strada. La vittima è un 33enne, si chiamava Cristiano Molè

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Quattro spari nel buio nel parcheggio del...

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Quattro spari nel buio nel parcheggio del “Serpentone” e per Cristiano Molè, 33enne con una lunga lista di precedenti per spaccio di droga, lesioni e rapina, non c’è stato nulla da fare. È stato colpito al torace mentre stava scendendo dalla macchina insieme a un amico, anche lui colpito dalla raffica di proiettili ma ferito solo di striscio a una gamba.
«Un regolamento di conti, i killer lo stavano aspettando sotto casa» bisbigliano i residenti del Corviale che occupano ogni angolo di Largo Odoardo Tabacchi dove ieri sera, alle 19,30, le pistole sono tornate fumanti. Molè è morto tra le braccia della compagna che lo stava raggiungendo al parcheggio per poi andare insieme ai loro due bimbi a cena. Ma quando l’ambulanza del 118 è arrivata sul posto, il 33enne era già in condizioni disperate.
I sanitari hanno provato per diversi minuti a rianimarlo: non c’è stato niente da fare. L’amico, ferito alla gamba è stato invece trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Camillo. Sul luogo della sparatoria si è recato il pm della Dda, Mario Palazzi che coordinerà i carabinieri del Nucleo Investigativo di via in Selci. Gli investigatori, in attesa di ascoltare l’amico diventato testimone del delitto, hanno avviato una fitta rete di indagini. Stanno scavando nel passato di Molé che già nel 2014 era rimasto vittima di un agguato davanti a un bar di via di Bravetta a Monteverde. Più recentemente, il 33enne era stato condannato per spaccio di droga. Saldato il conto con la giustizia, era tornato in libertà. Fino a ieri sera, quando è finito nel mirino dei killer che lo aspettavano sotto casa.

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