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Scuola
A rischio anche la scuola nella giornata di venerdì. Il 9 novembre il Ministero dell’istruzione e del merito ha infatti emesso una nota nella quale ha fatto sapere che è stato proclamato uno sciopero generale per l’intera giornata indetto da varie sigle sindacali, tra cui le Confederazioni Cgil e Uil.
Numerosi gli istituti di ogni ordine e grado che si fermeranno, perciò è bene verificare la situazione direttamente nel plesso scolastico interessato: le amministrazioni sono infatti tenute a rendere pubblico tempestivamente il numero di lavoratori che aderiscono allo sciopero, la durata e la misura delle trattenute effettuate per la partecipazione.
Per quanto riguarda il settore dell'istruzione, le motivazioni dello sciopero riguardano il salario e i contratti. Si chiede infatti lo stanziamento in Legge di bilancio 2024 di risorse adeguate per il rinnovo dei contratti per tutto il personale, stabile e precario, per rispondere alla perdita del potere di acquisto, a fronte di un’inflazione cumulata pari al 18% in tre anni. Cancellazione del precariato in tutti i settori del comparto istruzione e ricerca è un'altra delle motivaziono più sentite.
Sindacati e movimenti studenteschi aderenti chiedono poi ulteriori investimenti e uno stop alle privatizzazioni dei settori della conoscenza e, infine, blocco dei progetti di autonomia differenziata, con lo stralcio dell’istruzione e della ricerca dalle 23 materie regionalizzabili previste dal DDL Calderoli per l’attuazione dell’autonomia differenziata.