Tumore seno, metastasi al cervello scomparsa dopo un solo trattamento: cos'è (e come funziona) l'anticorpo Trastuzumab

5 di 5
Lo studio su Lancet Oncology «Nel lavoro su...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Lo studio su Lancet Oncology

«Nel lavoro su Lancet Oncology, insieme a Sara Tolaney e altri 8 colleghi del Dana Farber Cancer Institute, presentiamo un'analisi dei risultati a 10 anni dello studio di riferimento sulla de-escalation - illustra Paolo Tarantino, coautore del lavoro e ricercatore del team di Curigliano allo Ieo - Su 406 pazienti coinvolte nella sperimentazione, il tasso di sopravvivenza legata al tumore mammario è stato del 98,8% a 10 anni, con sole 6 recidive a distanza. I nostri dati supportano quindi l'ipotesi che il regime di cura de-escalato (in termine tecnico Apt, ossia Adjuvant Paclitaxel Trastuzumab) rappresenti un adeguato standard terapeutico per piccoli tumori mammari Her2-positivi, permettendo di evitare gli effetti collaterali degli schemi poli-chemioterapici». «Ci siamo inoltre concentrati - rimarca ancora l'esperto - su una più attenta selezione delle pazienti, identificando una relazione significativa fra il valore di Her2Dx, un nuovo strumento diagnostico capace di descrivere numerose caratteristiche del cancro mammario Her2-positivo, e l'evoluzione della malattia. Her2Dx rappresenta un promettente biomarcatore di rischio che, se validato, permetterà in futuro una personalizzazione dei trattamenti in base alla biologia di ciascun tumore Her2-positivo». «Sotto l'egida della Società europea di oncologia medica (Esmo) - conclude Dario Trapani, oncologo medico Ieo e ricercatore alla Statale di Milano - il nostro gruppo ha recentemente sviluppato uno strumento di classificazione per definire la de-escalation delle terapie oncologiche. L'obiettivo è suggerire una metodologia per il disegno di studi di de-escalation potenzialmente per tutti i tipi di tumore, e offrire ai colleghi degli organi regolatori uno strumento per valutare terapie e approcci di cura innovativi volti a migliorare il profilo di tossicità dei trattamenti oncologici, mantenendo la stessa efficacia».

5 di 5
Tre “bonus” a chi assume donne, giovani o al Sud Ecco il piano per l'occupazione: durerà due anni
Sezze, la ragazza colpita per sbaglio: «Gli ha puntato la pistola in faccia, ma lui l’ha spostata mentre sparava»
Rapina col coltello al Piper: banda cerca di rubare collanina d'oro a un giovane. Fermati tre ventenni
Franco Di Mare: «Ho un tumore incurabile, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto»
Meloni: «Scrivete Giorgia e cambiamo l'Europa Sinistra all'opposizione come in Italia»