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Fare chiarezza sulla morte di Alexey Navalny non sarà semplice. Tutto ciò che sappiamo, attraverso il filtro della tv di Stato russa, è che l'oppositore numero uno di Putin è deceduto per un «coagulo sanguigno». Prendendo per vera questa versione, è lecito chiedersi come è possibile che un uomo di soli 47 anni possa essere stroncato da una trombosi e se, eventualmente, questa possa essere stata indotta dalle particolari condizioni in cui era tenuto.
Pasquale Perrone Filardi, presidente della Società Italia di Cardiologia, commenta all'Ansa: «È impossibile fare valutazioni in questa circostanza. Di certo sotto il termine trombosi rientra un po' di tutto: dall'infarto, all'ictus, all'embolia polmonare fino perfino all'ipotesi di avvelenamento».