Oppenheimer, chi è il fisico che ha ispirato il film di Nolan? La vera storia del «padre» della bomba atomica

4 di 5
Il «padre» della bomba atomica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il «padre» della bomba atomica

Oppenheimer fu scelto dal presidente Franklin D. Roosevelt per dirigere il laboratorio segreto denominato «Progetto Manhattan» a Los Alamos, nel Nuovo Messico, durante la Seconda Guerra Mondiale. Il 16 luglio 1945, con un team di scienziati esperti, Oppenheimer lanciò il primo test di bomba atomica al mondo nel deserto della Jornada del Muerto, nel Nuovo Messico. L'esplosione, denominata in codice «Trinity», superò il sole: con una forza pari a 21 chilotoni di TNT (Trinitrotoluene, ndr.), la detonazione fu la più grande mai vista e creò un'onda d'urto che fu avvertita a 160,934 di distanza. Fu allora che divenne noto per aver pronunciato l'ormai famosa frase: «Sono diventato la Morte, il distruttore di mondi» - una citazione che fa riferimento alle scritture indù del Bhagavadgita.

Per il resto della sua vita, Oppenheimer sembrò lottare con il suo coinvolgimento nella creazione della bomba atomica. Fondò quella che poi, nel 1960, sarebbe diventata l'Accademia Mondiale dell'Arte e della Scienza, perché era sempre più preoccupato del potenziale pericolo che le invenzioni scientifiche potevano rappresentare per l'umanità. Lo scienziato, però, sembrò sfuggire a qualsiasi responsabilità per i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki in Giappone nel 1945, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. «Non ho alcun peso sulla coscienza», dichiarò nel 1961. Il New York Times riportò le sue parole: «Il nostro lavoro ha cambiato le condizioni in cui vivono gli uomini, ma l'uso che viene fatto di questi cambiamenti è una questione che riguarda i governi, non gli scienziati».

4 di 5
Ciampino, chi era Francesca, la 26enne trovata morta in casa del capo: lui gestisce alcuni parrucchieri a Roma
730, ecco quando scattano i controlli preventivi Da oggi si può inviare la precompilata La guida
Schianto in elicottero, morto Raisi: funerali domani La tv di Stato: «Un martire». Xi: «Grave perdita»
Il “macellaio di Teheran”, l'ascesa al potere di Raisi: braccio esecutivo della repressione khomeinista
Il procuratore dell'Aja chiede l'arresto ​di Netanyahu e Sinwar per «crimini di guerra e contro l'umanità»