Si chiama DragonFire ed è l'arma laser testata per la prima volta contro un bersaglio aereo dal Regno Unito. La speranza della Difesa inglese è che sia solo l'inizio di una sperimentazione che offra un'alternativa a basso costo rispetto ai missili per colpire obiettivi come i droni. «Il laser DragonFire è così preciso che riuscirebbe a colpire una moneta da 1 sterlina da un chilometro di distanza», ha spiegato il Ministero della Difesa.

La tecnologia

Il segretario di Stato per la Difesa Grant Shapps ha detto che la tecnologia potrebbe ridurre «la dipendenza da munizioni costose, diminuendo anche il rischio di danni collaterali». E ora sia l'esercito inglese che la Royal Navy valutano l'utilizzo della tecnologia come parte delle loro future capacità di difesa aerea. Quelle che sembrano armi fantascientifiche in realtà sono già utilizzate per esempio dagli Stati Uniti, che hanno montato la tecnologia su diversi cacciatorpediniere della Marina americana. Anche se contro gli Houthi nel Mar Rosso, per abbattere i droni sono stati utilizzati missili e non laser.