LA PENSIONE SI ALLONTANA

Anche il welfare del futuro instilla nell’immaginario collettivo grandi preoccupazioni: il 73,8% degli italiani ha paura che negli anni a venire non ci sarà un numero sufficiente di lavoratori per pagare le pensioni e il 69,2% pensa che non tutti potranno curarsi, perché la sanità pubblica non riuscirà a garantire prestazioni adeguate. Sono scenari ipotetici che, invece di mobilitare risorse per la ricerca di soluzioni efficaci, generano l’inerzia dei «sonnambuli» dinanzi alla complessità delle sfide che la società contemporanea deve affrontare. E così ci si concentra a esaudire i desideri di benessere personale: l’87,3% delle persone che lavorano ritiene che mettere il lavoro al centro della vita è un errore. Non si tratta di rifiutare il lavoro in sé, ma di declassarlo nella gerarchia dei valori esistenziali. Il 62,1% degli italiani avverte il desiderio quotidiano di momenti da dedicare a sé stessi e praticamente tutti, il 94,7%, rivaluta la felicità che viene dalle piccole cose di ogni giorno, il tempo libero, gli hobby, le passioni personali. Rispetto al passato, l’81% degli italiani dedica molta più attenzione alla gestione dello stress e alla cura delle relazioni, alla base del benessere psicofisico individuale.