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I droni suicida Shahed 136
Per quanto riguarda i droni, che dell'attacco sono stati la componente più numerosa, fonti di intelligence Nato ritengono che si trattasse dei kamikaze Shahed 136. Prodotti dalla Iran Aircraft Manufacturing Industries Corporation (Hesa), sono utilizzati dal 2021 e vengono regolarmente acquistati dai russi che li impiegano a profusione in Ucraina.
Lunghi solo 3 metri e mezzo, economici e guidati da remoto, questi droni portano una testata esplosiva relativamente piccola, fino a 50 kg, e possono raggiungere bersagli fino a 1.200 chilometri, volando però a velocità bassa, circa 180-200 chilometri orari. Caratteristica, questa, che li rende anche vulnerabili. Per percorrere lo spazio che li separava dai bersagli nel Golan o nel Negev hanno impiegato alcune ore.