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Ilaria Salis, il padre deluso
«Il clima non è mai stato buono», il primo commento di Roberto Salis in una giornata che di buono per il padre dell'attivista italiana non ha avuto nulla. Perché a nulla è servita l'arringa difensiva concentrata sui «cambiamenti importanti» rispetto all'udienza precedente: Ilaria ora ha un domicilio ungherese dove può stare anche con il braccialetto elettronico e svolgere un lavoro on line. Inoltre, si è sempre comportata bene in carcere e non ha «nessunissima intenzione di scappare o nascondersi». Conferma Ilaria Salis, interrogata dal giudice: «Non ho nessuna intenzione di sparire o scappare e quindi posso stare ai domiciliari anche a Milano». Parla poi la procuratrice che parte a razzo e non si ferma mai, e la traduttrice non ha nessuna chance di starle dietro: in sostanza, conferma le accuse che riguardano reati troppo gravi e quindi non deve esserci nessun alleggerimento delle misure cautelari, ricordando ancora che i colpi che avrebbe inferto la Salis alle vittime erano «potenzialmente letali».