Francesco Nuti: i film, i premi, la partecipazione a Sanremo e il record d'incassi con “Donne con le gonne”

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Con Alessandro Benvenuti nel gruppo I Giancattivi

Nato a Prato il 17 maggio 1955, Francesco Nuti esordisce scrivendosi i suoi monologhi ed esibendosi in “cantine” e teatrini della Toscana. Fu notato da Alessandro Benvenuti e Athina Cenci che lo vollero nel gruppo I Giancattivi, e proprio proprio grazie a Benvenuti approdò al cinema in “Ad ovest di Paperino” (1981), rivisitazione del repertorio comico del terzetto toscano. Abbandonato il trio, con il quale aveva fatto cabaret e si era affacciato in trasmissioni televisive di successo, (un titolo, “Non stop”, 1977-78, del regista Enzo Trapani su Raiuno), Nuti decide di continuare da solo. E si butta, prendendo parte, in veste di sceneggiatore ed interprete protagonista, ad alcuni film diretti da Maurizio Ponzi. Il regista lo sceglie per tre titoli: “Madonna che silenzio c’è stasera” (1982), in cui replica il personaggio del film di Benvenuti e che lo rende popolare anche grazie alla canzone “Puppe a pera”; “Io, Chiara e lo Scuro”, con Giuliana De Sio, per il quale si è guadagnato particolari consensi; e “Son contento” (1983). Pellicole che regalano a Nuti una grande notorietà: in particolar modo il ruolo di Francesco Piccioli, presente nel secondo titolo, con cui si aggiudica il David di Donatello ed il Nastro d’argento come migliore attore protagonista.

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