Elisa Claps, perché dopo 30 anni è ancora gelo fra la famiglia e la Diocesi? «Non smetteremo di cercare la verità»

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Manifestazione domani a Potenza Oggi, a partire...

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Manifestazione domani a Potenza

Oggi, a partire dalle ore 9.30, a Potenza la consulta studentesca organizza la manifestazione «Tutti per Elisa», un corteo per ricordare la studentessa potentina uccisa 30 anni fa. L'iniziativa, con partenza in piazza Zara, toccherà alcune tappe, come la casa di Elisa e la piazza Mario Pagano, prima di concludersi davanti alla chiesa della Santissima Trinità, riaperta al culto e alle celebrazioni religiose il 2 novembre scorso.

La comunità studentesca sottolinea il valore dell'iniziativa come «ricordo della giovane potentina Elisa Claps, tragicamente scomparsa lo scorso 12 Settembre 1993 a Potenza e mai più tornata a casa - hanno comunicato gli organizzatori - con la volontà di testimoniare in modo netto ed inequivocabile, da parte di studentesse e studenti, l'affetto e il sostegno alla sua famiglia nel tenere viva la memoria della studentessa nella loro richiesta continua e coraggiosa di giustizia e verità sul caso, avvolto tutt'ora da inquietanti ombre e circostanze non del tutto chiarite».

Nel contempo gli studenti ritengono che Potenza «non possa adesso disunirsi nell'importante azione di contrasto ai silenzi e ai femminicidi» perché «non è con un ulteriore ricorso alla violenza o in presenza di dinamiche conflittuali che onoreremo maggiormente la memoria della giovane Elisa».

Quindi l'invito ad «una grande prova di maturità e solidarietà, ad un'occasione unitaria di ricordo e riflessione che ci veda tutti dalla stessa parte» perché «una nuova generazione dopo 30 anni chiede alla comunità cittadina di sostenere la battaglia comune contro la violenza di genere e in favore di una presa di coscienza da parte di ciascuno dell'importanza di una restituzione completa della verità e del valore culturale ed educativo del concetto di giustizia, per ricordare nel migliore dei modi il sorriso strappato ma ancora splendente di una studentessa nostra coetanea».

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