Elezioni Lazio, 53 comuni al voto: test per l’alleanza Pd-5S, tensioni nel centrodestra

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FROSINONE. Il centrosinistra finisce in briciole Ottaviani fa la lista, ma non corre

La destra che cerca conferme e il “campo largo” che punta a spodestarla dalla guida decennale della città. Il capoluogo ciociario torna al voto dopo dieci anni di amministrazione affidata al leghista Nicola Ottaviani e sono cinque gli aspiranti primo cittadino. L’uscente ha una lista che porta il suo nome ma non è ricandidabile per aver fatto due mandati, né si presenta come aspirante consigliere comunale. Dalla Lega a Fratelli d’Italia, passando per Forza Italia e quattro liste civiche, prova a diventare sindaco Riccardo Mastrangeli, politico di lungo corso, assessore al bilancio uscente ed ex parlamentare. Lo sfidante più accreditato è Domenico Marzi, avvocato, già sindaco di Frosinone tra il ‘98 e il 2007. Su di lui scommette il “campo largo” con Pd, Movimento 5stelle e ben cinque liste civiche a partire da quella che porta il nome del candidato sindaco. Non si è riusciti nell’impresa di andare tutti insieme, nel centro-sinistra, tanto che Mauro Vicano ha dalla sua parte Azione, quindi Udc-Partite Iva e una civica- Da solo e con il Psi il giovane Vincenzo Iacovissi, mentre è in campo con la civica che porta il suo nome Vincenzo Cosimato. Cinque candidati sindaco, 19 liste, 600 aspiranti consiglieri comunali.

I temi principali sono legati alle aziende in fuga dal territorio che è sottoposto al “Sin” - sito di interesse nazionale per l’inquinamento della valle del Sacco - le infrastrutture, la qualità dell’ambiente, il cosiddetto “Grande capoluogo” attraverso il quale mettere insieme i centri vicini e poter contare su circa 150.000 abitanti contro i poco più di 46.000 di Frosinone che - ad esempio - con questi “numeri” non può accedere direttamente ai finanziamenti Ue. In provincia si vota in altri sette centri, tutti al di sotto dei 15.000 abitanti: Campoli Appennino, Castelnuovo Parano, Picinisco, Piedimonte San Germano, Pofi, San Biagio Saracinisco e San Giovanni Incarico. Schieramenti civici e qualche lista di “sconosciuti” militari che approfittando del mese di congedo hanno deciso di candidarsi senza puntare al risultato.

di Giovanni Del Giaccio

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