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Gli allarmi dei Paesi e della Nato
La settimana scorsa la Lituania ha reso noto di aver dichiarato quasi 1.000 cittadini bielorussi una minaccia per la sicurezza, negando loro il permesso di soggiorno. La Lituania ha inoltre intensificato le proteste contro la centrale nucleare di Ostrovets in Bielorussia, situata a meno di 50 km dalla capitale lituana Vilnius, considerata una minaccia per la sicurezza nazionale e la salute pubblica.
La Nato ha dichiarato che l'alleanza militare ha "aumentato in modo significativo la sua presenza difensiva" in Europa orientale e «continuerà a fare ciò che è necessario per scoraggiare qualsiasi minaccia e proteggere ogni centimetro di territorio alleato».
Per quanto riguarda il trasferimento e l'addestramento dell'esercito bielorusso da parte di Wagner, la Nato sta "monitorando attentamente tutte le attività militari all'interno della Bielorussia", ha dichiarato Oana Lungescu, portavoce della Nato. «Non vediamo alcuna minaccia militare diretta o imminente posta dai mercenari Wagner ai nostri alleati, ma rimaniamo vigili».
La Commissione europea ha dichiarato che la decisione di Minsk di tenere esercitazioni militari vicino al Suwałki Gap e ai confini dell'Unione europea «non è una sorpresa» e che queste esercitazioni militari devono essere viste nel (contesto) di ciò che la Russia sta facendo in Ucraina.