«Nel caso di decesso della signora X dovremo dimostrare che il suo ultimo domicilio era in Svizzera, non importa se a St. Moritz o invece a Gstaad, e indirizzare un'azione al tribunale svizzero competente contro la signora Y, chiedendo una sentenza declaratoria che riconosca il patto successorio come valido e vincolante». All'interno di una cartellina gialla, nascosto nella cantina dello studio del commercialista Gianluca Ferrero (indagato per dichiarazione fraudolenta sui redditi di Marella Caracciolo, insieme a John Elkann e al notaio svizzero Urs Von Gruenigen), i finanzieri guidati dal comandante Alessandro Langella hanno recuperato l'8 febbraio quella che rappresenta la "prova del nove" dell'inchiesta della Procura di Torino sull'eredità Agnelli.