Un team di chirurghi presso il centro di chirurgia della mano...
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Il Veneto e la gestione dei politraumi
Il Veneto ha una consolidata esperienza nella gestione multidisciplinare dei politraumi, attraverso una rete di cinque Centri di Alta specializzazione (Treviso, Mestre, Padova, Vicenza e Verona). A questa rete salvavita, cui il Suem 118 smista i politraumi gestiti su base specialistica, si aggiungono altri 12 ospedali territoriali di secondo livello.In questa rete, la chirurgia della mano dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona è il punto di riferimento per i traumi all'arto superiore. Quanto il Suem 118 ha soccorso il paziente vicentino ha così attivato la rete del trauma center, e mentre il ferito arrivava a Verona, a Borgo Trento venivano immediatamente attivate la sala operatoria delle urgenze e le due équipe chirurgiche. Procedure particolari anche per il trasporto delle due parti amputate, che, come per gli organi da trapiantare, sono state conservate in appositi contenitori con il ghiaccio. La ripresa della funzionalità delle mani, in questo caso, equivale a garantire l'autosufficienza nelle minime attività quotidiane come nutrirsi e l'igiene personale. Un processo che può durare fino a 7 o 8 mesi. L'Unità operativa complessa di Verona è l'unica in Veneto specializzata nella mano. Ha un volume di 2.000 interventi l'anno, di cui circa 450 sono urgenze da trauma provenienti da tutto il Veneto non solo. Soddisfazione è stata espressa dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, Calisto Bravi. «I livelli di eccellenza del nostro Polo chirurgico Confortini sono noti - ha detto - ma vogliamo ribadire oggi che le moderne tecnologie non sono che un elemento di successo». «La colonna portante di Auoi - ha spiegato - sono i suoi professionisti: medici, infermieri e tecnici di altissima professionalità, capaci di curare ma soprattutto di fronteggiare qualsiasi esperienza. Anche per la prima volta, come il reimpianto bilaterale delle mani»Il Messaggero