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Il video delle migliaia di devoti che si erano immersi nel fiume Gange, violando le norme anti-Covid, avevano subito fatto il giro del mondo. Ora quelle immagini tornano d'attualità in Italia: padre e figlia veneti, risultati positivi alla variante indiana in Veneto, erano in quella folla perché avevano partecipato al pellegrinaggio induista del Kumbh Mela ad Haridward, in India.
La conferma è arrivata dal sindaco di Villaverla, Ruggero Gozzo, la località vicentina dove vive la famiglia. Sono rientrati dall'India il 7 aprile atterrandoo a Bergamo e da lì hanno preso un taxi per tornare a casa. «Poi diligentemente hanno segnalato la cosa al sito dell'Ulss 7 chiedendo di fare il tampone - racconta Gonzo -. Lo hanno fatto il 14 aprile: il padre e la figlia sono stati trovati positivi alla variante indiana mentre per la madre, asintomatica, si stanno ultimando gli accertamenti, Stanno tutti bene». L'infezione non è stata trasmessa invece ad altri membri della famiglia. «C'è un collegamento diretto con l'India - ha detto Antonia Ricci, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico delle Venezia - il che vuol dire che non è un'infezione autoctona ma che viene da qualcuno che rientra da quei Paesi».
Il sindaco sottolinea di essere in costante contatto con la famiglia, in particolare il padre, che a Villaverla fa il meccanico. «Ci ha impressionato che fossero partiti per l'India con un tampone negativo - rileva - e siano tornati infettati dalla variante che ha contagiato mille persone in 24 ore». Gonzo ha voluto anche tranquillizzare i concittadini sulla fatto che la situazione a Villaverla sia sotto controllo. «Per fortuna il cittadino indiano ha seguito le nostre regole sanitarie - conclude - e questo ci fa stare sereni sul fatto che la pandemia non si diffonderà». Non vi sono invece conferme ai due casi di positività che erano stati segnalati nel veneziano.
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Il Messaggero