India, il boom di contagi non ferma i rituali indù: migliaia i fedeli ammassati per il bagno nel Gange

La pandemia ed il rischio di contrarre il Covid non fermano i rituali di adorazione degli induisti. Sono decine di migliaia i devoti che stanotte ad Haridward, in India, si sono...

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La pandemia ed il rischio di contrarre il Covid non fermano i rituali di adorazione degli induisti. Sono decine di migliaia i devoti che stanotte ad Haridward, in India, si sono riuniti per il sacro bagno nel fiume Gange in occasione della giornata cruciale del pellegrinaggio del Kumbha Mela. Senza alcun rispetto delle normative per il contenimento del Covid-19, nonostante oggi l'india abbia registrato il più alto numero di infezioni in un giorno con ben 168mila nuovi casi diventando il secondo paese più toccato dalla pandemia dopo gli Stati Uniti, donne, uomini, bambini e sacerdoti dai corpi cosparsi di cenere si sono ritrovati senza alcuna precauzione. Le immagini sul web sono impressionanti. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'autorità è impotente

Le autorità dell'Uttarakhand, lo stato himalayano in cui si trova Haridwar, non riescono a far rispettare le regole: l'accesso alle banchine è consentito solo a chi abbia un test di negatività e indossi la mascherina, ma, una volta ammesse, le persone si accalcano. E la polizia dichiara ai media di ritrovarsi impotente davanti alla folla. Nel frattempo, mentre proprio oggi il governo del Maharashtra, il più colpito dalla nuova ondata di Covid, ha annunciato che allestirà a Mumbai due mega ospedali da campo da 4000 letti, sui social indiani è montata un'onda di allarme e derisione per «la follia» di chi si illude che un bagno nel Gange preservi dal contagio. Ma le critiche non vanno solo ai devoti indù: quasi tutti i giorni altre folle si ammassano nelle oceaniche manifestazioni politiche per le elezioni in corso in cinque stati chiave del paese. Questa mattina, lo stesso premier Modi ha tenuto un comizio a Bardhaman, nel Bengala Occidentale: parlava davanti a centinaia di migliaia di sostenitori, assiepati, vicinissimi gli uni agli altri, quasi tutti senza mascherina.

 

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Il Messaggero