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Lo dice senza timore. «La variante Delta è ad un passo dal diventare resistente ai vaccini quindi meno si trasmette e meglio è. Penso che bisognerebbe combinare la campagna vaccinale e allo stesso tempo rafforzare la nostra capacità di tracciamento». Lo ha detto Andrea Crisanti, direttore del dipartimento di Microbiologia dell'Università di Padova, ospite di “Agorà” su Rai Tre.
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Variante Delta, per Crisanti serve la terza dose
«Ci sono tre fattori che possono modificare l'evoluzione di queste epidemia: uno è quello che possiamo fare, vaccinarsi; l'altro è la durata della protezione indotta dal vaccino e questo dipende dal nostro sistema immunitario e terzo sono le varianti. Ora se la protezione durasse meno di un anno è chiaro che dovremmo attrezzarci per fare la terza dose. Ho sentito che il Governo sta adoperandosi per acquistare le dose e credo che sia la cosa giusta da fare anche se non ce ne fosse bisogno, in sanità pubblica la cosa più importante è prevenire e quindi anche se questi dosi non si usassero avrebbero raggiunto lo scopo di mitigare il rischio», ha proseguito Crisanti. Alla domanda su quando sapremo con esattezza quanto dura la copertura del vaccino, Crisanti ha risposto: «Tra un paio di mesi sapremo se la copertura dura un anno».
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