Vaiolo delle scimmie, dal Portogallo la prima sequenza del genoma. Un caso in Toscana: è un 32enne tornato dalle Canarie

L'uomo è rientrato in Italia il 15 maggio ed ha presentato rapidamente i sintomi della malattia

Vaiolo delle scimmie, primo caso in Toscana: è un 32enne tornato dalle Canarie
Arrivata la prima sequenza del vaiolo delle scimmie: resa nota online, è stata ottenuta in Portogallo da un gruppo di ricerca della Bioinformatics Unit, Department of...

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Arrivata la prima sequenza del vaiolo delle scimmie: resa nota online, è stata ottenuta in Portogallo da un gruppo di ricerca della Bioinformatics Unit, Department of Infectious Diseases, National Institute of Health Doutor Ricardo Jorge (INSA), a Lisbona. Il virus che sta preoccupando diversi paesi del mondo sembra molto simile a quello che aveva causato dei casi in vari paesi tra cui la Gran Bretagna, Singapore e Israele nel 2018-19. Nel 2018, ci sono stati tre casi nel Regno Unito dopo che una persona tornata dalla Nigeria ha infettato altri due membri della sua famiglia.

Primo caso di vaiolo delle scimmie in Toscana: nel reparto di malattie infettive dell'ospedale San Donato di Arezzo è stato ricoverato un uomo di 32 anni di Arezzo rientrato nei giorni scorsi da una vacanza alle isole Canarie. Lo rendono noto la direzione generale della Asl Toscana Sud Est e l'Istituto Nazionale Lazzaro Spallanzani di Roma. I casi totali in Italia adesso sono 4. Il 32enne è rientrato in Italia il 15 maggio scorso ed ha presentato rapidamente i sintomi della malattia. Nei giorni tra il 15 ed il 20 maggio l'aretino non ha avuto contatti con i propri familiari, in quanto l'uomo vive da solo. Il giorno 20 maggio si è fatto visitare dal proprio medico di base che lo ha indirizzato agli ambulatori di Malattie Infettive.

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L'uomo è stato immediatamente preso in carico dai medici del reparto in quanto presentava delle lesioni cutanee suggestive per l'infezione. È stato pertanto contattato l'Istituto Nazionale Lazzaro Spallanzani sia per un parere sulle lesioni, confermando il sospetto clinico posto ad Arezzo in quanto risultavano simili a quelle dei 3 pazienti da loro ricoverati, sia per l'invio dei campioni per la conferma di laboratorio. I tamponi sono stati inviati il 21 maggio al laboratorio di virologia dello Spallanzani e il giorno successivo è stata comunicata la positività di tutti i campioni esaminati.

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Contemporaneamente il servizio di prevenzione della Asl ha provveduto ad individuare tutti i contatti della persona che sono stati raggiunti e per i quali è prevista una sorveglianza sull'insorgenza dei sintomi per i prossimi 21 giorni. I sintomi e segni da attenzionare sono le lesioni cutanee (vescicole e pustule), febbre, malessere e ingrossamento dei linfonodi. 

GALLI COSA DICE - Elevare a emergenza internazionale il vaiolo delle scimmie? «L'ipotesi dell'Organizzazione mondiale della Sanità credo sia un atto dovuto, fino a un ulteriore chiarimento della situazione. Non si può certo lasciar passare un fenomeno con queste caratteristiche senza lavorarci sopra, seppure non ci sono gli elementi di un allarme». A dirlo, all'Adnkronos Salute, Massimo Galli, già direttore del reparto di malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano in merito all possibile decisione dell'Oms di classificare come emergenza sanitaria internazionale il vaiolo delle scimmie. «Per poter rapidamente risolvere questo fenomeno, come tutti speriamo - ha aggiunto - bisogna gestire le cose al meglio e lo strumento dell'emergenza sanitaria serve anche per allertare i sistemi sanitari di tutti i Paesi». 

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Il Messaggero