Vaccini contro hiv e malaria sempre più lontani, i fondi per la ricerca non bastano

Vaccini contro hiv e malaria sempre più lontani, i fondi per la ricerca non bastano
I fondi fin qui investiti nella ricerca ancora non bastano: ci sono ben poche speranze che vaccini contro l'hiv, la malaria o la tubercolosi arrivino sul mercato. Almeno in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I fondi fin qui investiti nella ricerca ancora non bastano: ci sono ben poche speranze che vaccini contro l'hiv, la malaria o la tubercolosi arrivino sul mercato. Almeno in tempi brevi. A meno che non si triplichino i fondi investiti a livello mondiale per la ricerca in questo campo, è improbabile che nell'immediato queste malattie, che sono i principali killer dei paesi poveri, possano essere debellate e prevenute con un vaccino. La previsione è dei ricercatori del Duke Global Health Institute di Durham, che hanno pubblicato il loro studio su Gates Open research (piattaforma open-access della Fondazione Gates per la pubblicazione rapida degli studi).


Nella ricerca, finanziata dalla Bill and Melissa Gates Foundation e l'Agenzia svizzera per lo sviluppo, sono stati valutati 538 prodotti in fase di sviluppo per 35 malattie che colpiscono i paesi poveri. Gli studiosi hanno così concluso che sono fuori portata non solo i vaccini per hiv, malaria e tbc, ma anche quello contro l'epatite C, quello combinato contro le principali cause di diarrea letale, oltre ad una cura per la tubercolosi e nuove terapie per una dozzina di malattie neglette, tra cui lebbra, dengue e malattia del sonno.

Per avere dei veri progressi contro queste malattie entro il 2030, dicono i ricercatori, la spesa per la ricerca a livello mondiale dovrebbe arrivare a circa 9 miliardi l'anno, contro gli attuali 3 miliardi. Tuttavia, rilevano, il mondo si sta muovendo in direzione opposta: i governi, le fondazioni private e le aziende farmaceutiche all'inizio degli anni 2000 avevano aumentato la spesa, che poi è calata lentamente dal 2009 per la crisi economica, tranne che per alcune eccezioni, come Ebola. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero