Tumore, in aumento il cancro ai testicoli, soprattutto al Nord. Colpisce in particolare i giovani maschi, insidia la fertilità ed è in aumento in Italia,...
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Gli ultimi dati italiani riportano una continua crescita di tumori testicolari, con 2.400 nuovi casi l'anno in Italia. Esiste una variazione geografica che da Sud a Nord rivela un aumento dei tumori al testicolo in Italia, e nel Veneto in particolare. Regione che si trova a gestire l'inquinamento da Pfas. «Quali siano le cause di questa tendenza non è ancora dimostrato, ma è innegabile una relazione tra le alterazioni della funzione testicolare e il forte inquinamento ambientale, come già documentato nei Paesi scandinavi», aggiunge Foresta. «Negli ultimi anni la tendenza a un incremento sembra coinvolgere tutto il nostro Paese, ma in particolar modo il Nord Italia, soprattutto per quanto riguarda l'incidenza del tumore testicolare: a Nord 7,6, al Centro 7,1 e al Sud 6,4 ogni 100 mila residenti di tutte le età. Nel Veneto questo fenomeno risulta essere ancora più evidente: qui l'incidenza sale a 8,3 casi su 100 mila, e diventa ancora più elevata considerando solo la popolazione di giovani under 50, superando addirittura i Paesi scandinavi (12,3 contro 11,5), che sono ad oggi considerati come quelli a più elevata incidenza di questo tumore».
Nonostante questo, «non si effettuano adeguate campagne di informazione e di screening, a differenza di quanto accade per altri tumori, come ad esempio quello del collo dell'utero e che, proprio grazie alla continua proposta di screening, ha visto una netta riduzione. Va precisato che nella donna i tumori all'apparato riproduttivo stanno diminuendo, mentre quelli dell'uomo aumentano», dice ancora Foresta. «I motivi sono molti, tra tutti la scarsa attenzione che il maschio ha per la propria salute. È essenziale far capire anche all'uomo l'importanza della prevenzione, stimolando le politiche di informazione e di screening per queste patologie». Inoltre «di questa forma tumorale si parla poco. L'autopalpazione dei testicoli rappresenta un importantissimo strumento di prevenzione secondaria che tutti gli uomini dovrebbero effettuare all'incirca ogni mese», aggiunge Foresta.
La Fondazione Foresta peraltro è da anni in prima linea sul fronte dello studio di questi temi. Il centro di crioconservazione dei gameti maschili dell'azienda ospedaliera dell'Università di Padova è l'unico centro regionale autorizzato alla crioconservazione degli spermatozoi in uomini che, affetti da tumore, rischiano di perdere la fertilità per interventi chirurgici, radioterapia o trattamento con farmaci chemioterapici. Nei 15 anni di attività del centro sono stati crioconservati liquidi seminali di 5.269 pazienti, tra questi circa 1.500 affetti da tumore.
Proprio per sensibilizzare i giovani, parte a Padova uno screening in collaborazione con la Coldiretti con una campagna ironica: 'Le uova? Meglio senza sorprese'.
Il Messaggero