Una nuova terapia contro il tumore al seno aumenta del 70% il tasso di sopravvivenza delle giovani donne. Sono in aumento, infatti, le donne giovani, tra 20 e 39 anni, con...
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Tumori, non ci si ammala per caso o per sfortuna: la causa è nei fattori esterni
Tumore al seno, rischio morte scende del 20% con la dieta povera di grassi
Lo studio ha evidenziato che dopo 42 mesi di trattamento, il tasso di sopravvivenza era del 70% per le donne trattate col farmaco e la terapia standard e del 46% per quelle che ricevevano la sola cura standard. I risultati dello studio sono stati presentati in conferenza stampa all'Asco come notizia urgente 'late-breaker' e pubblicati simultaneamente sul New England Journal of Medicine. ? «Il cancro del seno avanzato - afferma l'esperto Asco Harold Burstein - può essere molto aggressivo ed è la principale causa di morte per cancro tra le donne tra 20 e 59 anni di età. È dunque incoraggiante vedere una terapia mirata che aumenta significativamente la sopravvivenza per le donne più giovani con questa malattia».
Questa forma tumorale, sottolineano gli esperti, è meno comune tra le donne prima della menopausa ma la sua incidenza è in aumento: negli Usa, tra le donne tra 20 e 39 anni è aumentata del 2% tra il 1978 ed il 2008. L'effetto della nuova molecola, che ha avuto l'approvazione dell'ente regolatorio statunitense Fda, è quello di inibire l'attività di alcuni enzimi che aiutano la proliferazione delle cellule tumorali, portando ad una riduzione del rischio di morte del 30%. «In Italia vivono più di 37.000 donne con diagnosi di tumore della mammella metastatico ? spiega Lucia Del Mastro, responsabile Breast Unit dell'Ospedale Policlinico San Martino di Genova -. Di queste, 3.700 hanno un'età fra i 40 e i 49 anni.
Si tratta di donne giovani, nel pieno della loro vita familiare e professionale. Da qui la necessità di opzioni terapeutiche innovative che garantiscano quantità e qualità di vita. Questo studio offre nuove speranze alle giovani pazienti: ribociclib infatti è un trattamento caratterizzato da un'efficacia superiore rispetto alle terapie anti-ormonali standard e da una bassa tossicità, consentendo di condurre una vita normale pur continuando le cure».
E l'Italia ha giocato un ruolo «da protagonista nel programma di ricerca clinica per lo sviluppo di ribociclib con circa 1.000 pazienti inclusi negli studi - afferma Michelino De Laurentiis, direttore del Dipartimento di Senologia all'Istituto Nazionale Tumori IRCCS Pascale di Napoli -.
Il Messaggero