Cancro al seno, un rapporto pubblicato sulla rivista Lancet ha esaminato 58 precedenti ricerche in materia ed ha individuato l'apparente associazione con l'aumento delle...
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Tumori, nuova frontiera dello spazio. «Cellule killer muoiono a gravità zero»
I rischi più elevati della neoplasia non solo sono emersi tra chi ha seguito cure a base di estrogeni, con o senza progesterone, ma hanno mostrato di continuare per 10-20 anni dalla sospensione delle terapie. In particolare, l'utilizzo di cure a base sia di estrogeni sia di progesterone per almeno 5 anni, è stato associato ad una crescita dei rischi di cancro durata dai 50 ai 70 anni.
Per le volontarie che avevano assunto gli ormoni, il rischio di lungo termine di sviluppare il tumore al seno sarebbe arrivato all'8,3%. Contro il 6,3% di media per la popolazione femminile che non aveva usato ormoni. Dal 1990 ad oggi - secondo i ricercatori dell'università di Oxford, autori della ricerca - dei 20 milioni di casi di tumore al seno a livello mondiale, 1 milione potrebbe essere dipeso da queste terapie usate per alleviare i sintomi della menopausa.
Mamma partorisce e poi le asportano un tumore al seno Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero