Zero prevenzione per le malattie renali, ma bastano pochi e semplici controlli. Quanto accaduto a Melania Trump, la first lady americana improvvisamente sottoposta a un intervento...
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Chi soffre di una malattia renale ha una probabilità maggiore di sviluppare un infarto e i costi di queste patologie rappresentano una cifra enorme, dall'1 ai 2 punti di Pil. «Tutti dovrebbero comunque fare prevenzione di primo livello, e per capire se c'è un rischio di danno renale basta un esame delle urine e un controllo delle pressione. Quest'ultima, quando è troppo alta, mette a rischio i reni, così come il cervello ed il cuore. Purtroppo non c'è un segno preciso, un dolore riconoscibile che possa aiutare a capire che serve intervenire precocemente» spiega Roberto Palumbo, Direttore della UOC Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale S.Eugenio di Roma.
Ma quando iniziare i controlli? «L'analisi delle urine è uno straordinario strumento per capire molte cose e, a meno che non ci siamo malattie in corso, basta ripeterlo una volta nell'età pediatrica, uno in adolescenza e dopo i 50 anni una volta l'anno», aggiunge Palumbo. Il campanello di allarme è «la presenza di sangue e di proteine che devono essere assenti perché filtrate dai reni». Anche il sovrappeso e l'obesità sono fattori importanti di rischio, dai quali proteggersi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero