Concorso per tecnico di Radiologia, nessun candidato su 439 supera la selezione

Concorso per tecnico di Radiologia, nessun candidato su 439 supera la selezione
MILANO Al concorso pubblico per assumere a tempo indeterminato almeno un tecnico di radiologia al Policlinico di Milano si erano iscritti in più di 760. Il 4 febbraio, data...

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MILANO Al concorso pubblico per assumere a tempo indeterminato almeno un tecnico di radiologia al Policlinico di Milano si erano iscritti in più di 760. Il 4 febbraio, data delle prime prove (scritta e pratica nello stesso giorno, come da prassi per contenere i costi economici), si erano presentati in 439. «Ma nessuno ha ottenuto un punteggio sufficiente per arrivare a sostenere anche la prova orale ed entrare nella graduatoria valevole per l’assunzione», informano dalla Fondazione Irccs di via Sforza che rassicura: «Ora l’obiettivo dell’ospedale è quello di bandire in tempi brevi», circa quattro, cinque settimane, «un nuovo concorso per le stesse posizioni professionali. Con la speranza di poter portare i candidati migliori nella squadra del Policlinico».

MACCHINARI INNOVATIVI
A pesare sul risultato, a quanto trapela, potrebbe essere stata proprio la scelta - prevista e molto diffusa - di accorpare in un’unica giornata due delle tre prove d’esame: scritta, pratica (lo stesso giorno) e orale (in un giorno successivo). Può dunque essere accaduto che alcuni candidati abbiano ottenuto un punteggio sufficiente in una delle due - per lo scritto 21 punti su 30, per la pratica 14 su 20 - ma non in entrambe. Sempre secondo quanto si apprende può anche avere influito la presenza, nell’ospedale milanese, di tecnologie particolarmente all’avanguardia con le quali non tutti i candidati potrebbero avere avuto sufficiente dimestichezza. «Visto l’alto numero degli iscritti al concorso», il Policlinico «si era affidato a un’azienda specializzata per il supporto nella selezione del personale» necessario a garantire la correttezza delle procedure logistiche d’esame. Dei contenuti delle prove e della valutazione, invece, si è occupato direttamente l’Irccs meneghino.
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Il Messaggero