E' colpa anche degli autoscatti con gli smartphone, i cosiddetti “selfie” se le infestazioni di pidocchi negli Usa sono più abbondanti anche tra gli adolescenti. Secondo...
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McQuillan ha detto di aver chiesto ai propri pazienti se fossero abituati a scattare “selfie” e da lì avrebbe avuto questa intuizione del ruolo degli autoscatti nella diffusione dei pidocchi tra adolescenti.
Ma tanti esperti hanno dubbi su questa modalità di contagio: i pidocchi non saltano e non volano per cui deve esserci un contatto diretto tra teste, ma non è chiaro se la durata del contatto durante lo scatto della foto sia sufficiente al passaggio del parassita. E' comunque verosimile che questo scatto avvenga attraverso los cambio di cappelli, sciarpe o asciugamani.
In Italia sono un milione e 400mila gli under 18 colpiti da pedinculosi e la metà circa hanno meno di 6 anni. Seguomo quelli dai 6 ai 12 anni e poi i più grandi fino a 18 anni. Il fenomeno è in continuo aumento in tutto il mondo, in Europa l'epidemia colpisce l'1,3% della popolazione totale.
Un problema che persiste tutto l'anno, con i picchi massimi nella stagione primaverile, ormai quasi alle porte. «L'unico modo per debellare i pidocchi è ilcontrollo sistematico per il pettinino. Se non si rimuovo tutte le uova, si ricomincia punto a a capo>, avverte Gabriella Fabbroncini, docente di Dermatologia e venerealogia dell'università Federico II di Napoli e presidente nazionale dell'Associazione donne dermatologhe italiane.
Tra i consigli degli esperti: evitare contatti testa contro testa durante il gioco a scuola, non condividere vestiti, cappelli, caschi, bandane, auricolari, spazzole e asciugamani, disinfettare pettini e spazzole in acqua calda per 5-10 minuti. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero