Omicron, quanti perdono l'olfatto e quanti lo riacquistano pienamente? I danni (permanenti) sulle cellule

Secondo gli esperti nel 5% dei casi l'anosmia perdura anche fino a sei mesi

Sebbene il Covid sia ormai parte della vita di ognuno da quasi due anni, è ancora un virus che nasconde molte zone d'ombra, su cui i ricercatori stanno cercando di fare...

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Sebbene il Covid sia ormai parte della vita di ognuno da quasi due anni, è ancora un virus che nasconde molte zone d'ombra, su cui i ricercatori stanno cercando di fare luce. Il tema dei sintomi è tra i più dibattuti, ma sulla perdita dell'olfatto convergono quasi tutti gli studi che sono stati pubblicati fino ad oggi. Secondo le stime, il 96% dei contagiati subisce la perdita totale o parziale dell'olfatto. Gli studi suggeriscono che l'anosmia (questo il termine medico del sintomo), è il miglior "campanello d'allarme" per capire che potremmo aver contratto l'infezione. Anche più indicativo di tosse o febbre. 

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Il 96% degli infetti Covid perde l'olfatto

«Esistono due tipi di perdita dell'olfatto che legate al Covid: acuta e cronica», spiega Raj Sindwani, un otorinolaringoiatra statunitense intervistato da "Abc News". «Si dice che è acuto quando una persona è infetta da Covid manifesta altri sintomi, come il naso che cola o chiuso». La perdita dell'olfatto è considerata cronica quando, settimane dopo aver superato l'infezione Covid, il contagiato non ha riacquistato il senso. «Questo succede quando il virus ha causato un danno che ha danneggiato le terminazioni nervose», ha aggiunto il medico.

Chi non riacquista l'olfatto?

E' molto raro che i pazienti Covid non riacquistino il senso dell'olfatto. Gli studi suggeriscono che solo il 5% circa di chi è stato infettato soffre ancora di anosmia dopo sei mesi. Ma perché succede? Una delle teorie più accreditate - secondo uno studio della Harvard Medical School pubblicato nel luglio 2020 - è che il Covid provoca danni a determinate cellule, chiamate cellule sustentacolari, che supportano e assistono i neuroni olfattivi, che identificano gli odori. Il dottor Sandeep Datta, professore associato di neurobiologia presso la Harvard Medical School e autore senior dello studio, ha affermato che dopo essersi danneggiate, le cellule sustentacolari sono in grado di rigenerarsi e riguadagnare la loro funzione. Tuttavia, possono essere necessarie settimane o mesi.

Cosa fare per riacquistare l'olfatto

Gli esperti suggeriscono alcuni metodi che possono aiutare a ritrovare più in fretta il senso dell'olfatto. Tra i trattamenti medici sono inclusi gli sciacqui salini per drenare il muco e spray steroidei prescritti per ridurre l'infiammazione. Ci si può anche ercitare con il training olfattivo, ossia allenare il naso a riconoscere nuovamente gli odori. 

 

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Il Messaggero