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La trombosi causata dal vaccino si può curare. In Italia ne sono stati segnalati 34 di casi dopo Astrazeneca, mentre negli Stati Uniti ne sono stati rilevati 8 (su quasi sette milioni) a seguito dell'iniezione di Johnson&Johnson. Ora, però, un team di dottori dell'Ospedale Generale di Vienna e dell'Università di medicina della capitale austrica, capeggiato dall'esperto di coagulazione Paul Knöbl, è riuscito a fermare la trombocitopenia indotta dall'eparina, sostanza contenuta nel vaccino.
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Il paziente - La persona a cui è stata somministrato il trattamento è stata ricoverata dopo il vaccino con un basso numero di piastrine e bassi livelli di fibrinogeno. Quest'ultima è una proteina che svolge un ruolo importante nella coagulazione del sangue e per questo era necessario intervenire tempestivamente per evitare che la situazione clinica potesse degenerare. «Aveva tutti i sintomi di una trombosi incipiente», ha indicato Paul Knöbl nello studio pubblicato sul Journal of Thrombosis and Haemostasis.
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La terapia - Un concentrato di immunoglobuline per via endovenosa, cortisone e anticoagulanti specifici, in modo da prevenire la trombosi. Questo il trattamento usato dai medici per impedire alla trombosi nel paziente di progredire. Il mix di anticorpi ha permesso di bloccare la risposta immunitaria, indirizzata in modo errato dal vaccino. «In questo caso siamo stati in grado di descrivere, per la prima volta, l'efficacia di una strategia di trattamento potenzialmente salvavita per la trombosi indotta da vaccino», ha affermato Knöbl.
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Il Messaggero