Marika muore a 44 anni dopo due interventi per la riduzione dell'obesità: avvisi di garanzia per 5 medici

Cinque medici del policlinico di Chieti sono indagati nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica del capoluogo teatino per accertare le cause che...

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Cinque medici del policlinico di Chieti sono indagati nell'ambito dell'inchiesta avviata dalla Procura della Repubblica del capoluogo teatino per accertare le cause che hanno determinato la morte di una donna di 44 anni di Cepagatti (Pescara), Marika Chiavaroli, ed eventuali responsabilità mediche. I nomi dei cinque medici compaiono nell'avviso per la nomina del consulente tecnico per accertamento tecnico non ripetibile, ovvero nell'atto che prelude all'affidamento dell'incarico di eseguire l'autopsia che è stata effettuata oggi dal medico legale Cristian D'Ovidio e dal gastroenterologo chirurgo Giovanni Casella.


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La donna è morta il 19 luglio scorso nel reparto di Rianimazione, dopo essere stata sottoposta ad un primo intervento per la riduzione della massa corporea e ad un secondo intervento che i medici hanno ritenuto necessario dopo che la donna, probabilmente colpita da un'infezione, aveva accusato una febbre molto alta.

Sono stati i genitori e i due fratelli della donna, poche ore dopo il decesso, a presentare un esposto in Questura per chiedere che si accertino eventuali responsabilità mediche.
 
L'autopsia 
Complicanze al fegato che hanno portato al decesso per insufficienza multiorgano: è quanto emerso oggi dall'autopsia. D'Ovidio si è riservato 60 giorni per il deposito dell'esito finale dell'autopsia: nella prossime settimane il medico legale esaminerà le cartelle cliniche della donna ed eseguirà l'esame istologico sui campioni prelevati oggi per stabilire se le complicanze siano state trattate in maniera adeguata.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero