Mascherine Ffp2, dove sono obbligatorie, quanto durano e le differenze con le chirurgiche

Il nuovo decreto ha cambiato le regole sull'utilizzo delle protezioni delle vie aeree per limitare la diffusione della variante Omicron

Tra le nuove misure varate dal Consiglio dei ministri, relative a «ulteriori misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid-19 e per lo svolgimento in...

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Tra le nuove misure varate dal Consiglio dei ministri, relative a «ulteriori misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid-19 e per lo svolgimento in sicurezza delle attività economiche e sociali (decreto-legge)» è stata introdotta una novità riguardante l'utilizzo delle mascherine che tornano obbligatorie anche all'aperto. Al chiuso però quelle chirurgiche non saranno più sufficienti. L'obiettivo del governo è limitare l'avanzata della variante Omicron che si è rivelata molto più contagiosa rispetto alla variante Delta e ai precedenti mutazioni del virus.

 

 

 

Mascherine, il nuovo decreto

 

Secondo il nuovo decreto Covid è istituito l'obbligo di indossare le mascherine anche all'aperto e anche in zona bianca. Inoltre è obbligatorio l'utilizzo delle mascherine di tipo FFP2 in occasione di spettacoli che si svolgono all'aperto e al chiuso in teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo (e altri locali assimilati) e per gli eventi e le competizioni sportivi che si svolgono al chiuso o all'aperto. In tutti questi casi è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso; obbligo di indossare le mascherine di tipo FFP2 sui tutti i mezzi di trasporto. Una decisione che si pone l'obiettivo di limitare la diffusione del virus sfruttando un modello di protezione facciale più efficiente, soprattutto nei luoghi al chiuso. Al contrario, all'aperto dove non è previsto un evento aperto al pubblico, saranno sufficienti le mascherine chirurgiche. 

 

 

Mascherine Ffp2 e chirurgiche, le differenze

 

Le mascherine di tipo Ffp2 hanno un alto potere filtrante in uscita e verso chi le indossa (oltre il 90%), a differenza delle mascherine chirurgiche che arrivano a un massimo del 20% in ingresso. Sono strettamente consigliate per gli operatori sanitari (che spesso utilizzano anche la Ffp3, ancora più protettiva) e, in generale, per chiunque si trovi in una situazione ad alto rischio, che può essere rappresentata, per esempio, da spazi chiusi con poco ricambio d’aria e affollati. Anche le mascherine Ffp2 sono monouso e andrebbero indossate per un massimo di 7-8 ore consecutive per poi essere sostituite.

 

 

La mascherina chirurgica è quella maggiormente utilizzata. È una mascherina usa e getta e può essere indossata per massimo una giornata, possibilmente non oltre le 4-5 ore. Le mascherine chirurgiche sono efficaci nel ridurre il contagio solo se utilizzate in modo corretto da tutti, ossia hanno una funzione 'comunitaria'. La loro capacità filtrante è soprattutto verso l’esterno: questo significa che le eventuali secrezioni respiratorie vengono bloccate dalla mascherina, evitando la fuoriuscita di droplet e goccioline potenzialmente infette. Utilizzarle in modo improprio può renderle però totalmente inefficaci.

 

 

Come usare le mascherine in modo corretto

Ecco alcuni accorgimenti da seguire per usare correttamente la mascherina e limitare la diffusione del contagio: prima di indossarla, lavare le mani con un gel a base alcolica o con acqua e sapone; coprire bocca e naso e assicurarsi che la mascherina sia perfettamente aderente al viso; evitare di toccare la mascherina durante l’utilizzo; cambiare la mascherina non appena diventa umida e non riutilizzarla se si pensa che sia stata contaminata.

 

 

 

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Il Messaggero