OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
«I dati ufficiali sul Covid sono esagerati e parlare di una seconda ondata è fuorviante»: lo sostengono 500 accademici in una lettera aperta ufficiale inviata a Boris Johnson nei giorni scorsi. I medici e gli scienziati hanno detto che la risposta del governo alla pandemia di coronavirus è diventata «sproporzionata» e che i test di massa hanno «distorto il rischio del virus». Gli accademici hanno affermato che è probabile che i test «producano un numero elevato di risultati di falsi positivi e che il governo deve fare di più per inserire i tassi di infezione e mortalità nel contesto dei normali tassi stagionali». La lettera critica la gestione da parte del governo, perché questa gestione «causa più danni che benefici». Ma i numeri danno loro torto, la situazione resta gravissima e la presa di posizione di questo gruppo - seppur qualificato - di medici e scienziati appare molto pericolosa. Un messaggio rischioso.
La lettera arriva dopo che il Regno Unito ieri ha confermato altri 24.957 positivi, in aumento del 13,9% rispetto al totale della scorsa settimana. Eppure i migliori scienziati hanno suggerito che la seconda ondata nel Regno Unito ha già raggiunto il picco. Il professor Tim Spector, che guida l'app Covid Symptom Study che mira a monitorare la diffusione del Covid-19 nel Regno Unito, ha confermato che c'erano «segnali positivi che il paese ha superato il picco della seconda ondata». La lettera aperta al Primo Ministro è stata firmata da 469 medici ed è intitolata “First Do No Harm” - il principio medico secondo cui una «cura non deve mai essere peggiore della malattia stessa».
Covid, Burioni: «Basta blaterare di immunità di gregge, stop bugie pericolose: serve il vaccino»
Il documento è firmato anche dall'immunologa Charlotte R.
Accanto all'emergenza del virus «è normale poi vedere un aumento di malattie e decessi durante i mesi invernali. È interessante notare che il tasso di mortalità nel Regno Unito è attualmente intorno alla media in questo periodo dell'anno - hanno scritto ancora -. Abbiamo le conoscenze per attivare una politica che protegga gli anziani e le persone vulnerabili, senza aumentare tutti gli altri danni sanitari ed economici e che non vada a scapito del nostro intero stile di vita e in particolare di quello dei bambini della nazione». La lettera aperta è stata organizzata dalla campagna dei genitori UsForThem and Recovery, un nuovo gruppo che si oppone al lockdown. Che però resta l'unica soluzione valida per contrastare la diffusione del contagio.
«Il Covid uccide l'1,15% di tutti i pazienti positivi». La ricerca che sconfessa l'Oms
Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero