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Un filo prezioso che unisce le persone sordocieche con il mondo esterno: è questo il concetto che dal 1964 ha ispirato sia il nome che l’attività della Lega del Filo d’Oro, fino a renderla il più importante punto di riferimento in Italia per l’assistenza, l’educazione, la riabilitazione, il recupero e la valorizzazione delle potenzialità residue e il sostegno alla ricerca della maggiore autonomia possibile delle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali.
E a quel "filo aureo della buona amicizia" – che per la fondatrice Sabina Santilli ha rappresentato il valore basilare dello spirito visionario dell’Ente, da sempre animato dal coraggio di vedere e ascoltare “oltre” ciò che è possibile, al fine di rendere la propria missione sostenibile e replicabile nel futuro – si ispira anche il concept della nuova campagna di comunicazione della Fondazione, dal titolo “È l’amore che ci lega” e firmata Arkage, che vede come protagonisti i due testimonial storici Renzo Arbore e Neri Marcorè.
«È un filo di speranza a cui ognuno di loro si aggrappa – sottolinea Neri Marcorè nello spot di campagna – in un percorso sempre diverso, che stimola le abilità cognitive, sensoriali e comunicative». Ma è soprattutto «l’amore che ci mette la Lega del Filo d’Oro. Un filo d’oro che è nelle tue mani» - esorta Renzo Arbore. La nuova campagna di comunicazione della Fondazione nasce con l’obiettivo di promuovere e rafforzare presso l’opinione pubblica la conoscenza della mission e dei valori identitari dell’Ente: nel nostro Paese quasi 190mila persone vivono avendo perso in tutto o in parte la vista e l’udito e sebbene 7 Italiani su 10 sappiano che la sordocecità può presentarsi alla nascita (per infezioni in gravidanza, nascita prematura, malattie rare, ecc.) o può arrivare nel corso della vita (a causa di traumi, gravi malattie, ecc.), solo 1 Italiano su 3 sa che le persone sordocieche convivono 6 volte su 10 con altre disabilità, come quella cognitiva e motoria, che possono isolarle persino dagli affetti1.
«Da oltre 57 anni, giorno dopo giorno, la Lega del Filo d’Oro è accanto alle persone sordocieche e pluriminorate psicosensoriali per aiutarle ad affrontare la sfida di andare oltre il buio e il silenzio. Dà voce ai loro bisogni ed è impegnata a migliorare la loro qualità di vita offrendo servizi con lo standard qualitativo necessario alle loro esigenze specifiche e promuovendo un approccio inclusivo nella società - dichiara Rossano Bartoli, Presidente della Lega del Filo d’Oro - Il nostro lavoro necessita di tanta attenzione e cura, ma anche di progettualità a lungo termine per garantire ai nostri ospiti il sostegno di cui hanno bisogno. Per questo desideriamo continuare a crescere, così da poter offrire adeguata assistenza e riabilitazione a sempre più persone in tutta Italia, inun’ottica di miglioramento continuo e investendo nella ricerca per trovare nuove soluzioni che valorizzino le capacità residue di ognuno».
Per garantire ai propri utenti il servizio più qualificato possibile, la Fondazione è impegnata in prima linea nella ricerca scientifica in area riabilitativa e sociale e offre formazione ed aggiornamento in ambito educativo-riabilitativo.
Il Messaggero