Le fake news in una campagna elettorale o in occasione di un referendum possono portare a creare falsi ricordi. Questo accade in particolare agli elettori dopo aver visto storie...
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«In contesti politici ad alto tasso di emotività come le elezioni presidenziali degli Stati Uniti del 2020 - spiega Gillian Murphy, autrice principale dello studio - gli elettori potrebbero 'ricordare' notizie interamente inventate. In particolare, è probabile che 'ricordino' gli scandali che si riflettono negativamente sul candidato avversario». I ricercatori hanno reclutato 3.140 elettori online, presentando loro sei notizie, due delle quali erano storie inventate che riguardavano attivisti per il si e per il no, descrivendone comportamenti illegali o provocatori. Dopo aver letto ogni storia, ai partecipanti è stato chiesto se se avessero ricordi specifici.
Tutti sono poi stati informati che alcune delle storie erano state fabbricate ad arte e sono stati invitati a identificare una delle notizie che ritenevano false. Alla fine, hanno completato un test cognitivo. Quasi la metà degli intervistati ha segnalato di ricordare almeno uno degli eventi inventati; molti con ricchi dettagli. Le persone a favore della legalizzazione dell'aborto avevano maggiori probabilità di ricordare una falsità nei confronti degli oppositori del referendum, quelle contro una sui sostenitori. Molti non sono riusciti a riconsiderare i ricordi anche dopo aver appreso che alcune delle informazioni potevano essere fittizie. E diversi hanno raccontato dettagli che le false notizie non includevano. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero